L´associazione: iter troppo lungo, male rinvio al Senato

” La Convenzione di Lanzarote è uno strumento essenziale per rendere più completa ed efficace l´azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di pedofilia e pedopornografia perchè è un provvedimento di grande portata etica, oltre che giuridica. Dispiace che la Camera dei deputati abbia deciso di modificare nuovamente il testo e, di conseguenza, costringere il Senato ad un nuovo voto, allungando ulteriormente i tempi -gia´ smisurati – della sua approvazione definitiva. Sono oltre due anni, infatti, che Telefono Azzurro chiede al Parlamento che l´Italia si possa dotare di nuovi strumenti per la tutela dell´infanzia”.Lo si legge in una nota per la stampa diffusa da SOS Il Telefono Azzurro Onlus. “Due gli aspetti da sottolineare nel testo: quello educativo e culturale, perché la Convenzione ha un grande impatto etico e sociale, imponendo un atteggiamento di “tolleranza zero” delle Istituzioni e del Paese verso la pedofilia e la pedopornografia; quello giuridico: gli Stati aderenti si impegnano ad armonizzare con la Convenzione gli ordinamenti nazionali. Inoltre – continua la nota – la Convenzione di Lanzarote introduce nel codice penale l´articolo 414 bis (istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia) che punisce con la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, istiga a commettere reati di prostituzione minorile, di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, di violenza sessuale nei confronti di bambini e di corruzione di minore. Alla medesima pena è sottoposto anche chi, pubblicamente, fa apologia di questi delitti. Inoltre, viene introdotto il reato di “grooming”, l´adescamento di minorenni tramite il web.

Telefono Azzurro da tempo chiede alle Istituzioni una normativa efficace ed autorevole che regolamenti la rete salvaguardando i più piccoli dalle sue insidie.